Il Regno di Giordania è un piccolo gioiello incastonato nel deserto, con una storia affascinante e paesaggi mozzafiato, così diversi da quelli a cui siamo abituati. Non a caso, molti film ambientati su Marte sono stati girati proprio qui.

Nel corso dei secoli, la Giordania è stata crocevia di carovane commerciali, inclusa la leggendaria Via della Seta, e luogo di passaggio per i pellegrini diretti alla Mecca.

Esplorarla in bicicletta è stata un’esperienza meravigliosa: la sabbia e l’aria secca del deserto, il calore piacevole, e la vastità degli orizzonti ci hanno regalato sensazioni uniche. Ma è stato anche un viaggio culturale, ricco di scoperte e suggestioni: abbiamo ammirato imponenti castelli medievali costruiti dai crociati e, soprattutto, una delle sette meraviglie del mondo moderno – Petra – con i suoi maestosi portali, le tombe scolpite nella roccia e l’anfiteatro scavato nella pietra.

Anche Piccola Petra ci ha incantati. Da lì, abbiamo intrapreso una lunga escursione a piedi attraverso un paesaggio di rocce e sabbia, fino a raggiungere Petra, visitando lungo il cammino il suggestivo monastero di Al-Deir.

Nel Wadi Rum abbiamo vissuto l’emozione di attraversare il deserto a bordo di jeep e di dormire in un campo tendato sotto un cielo stellato da togliere il fiato.

Il nostro viaggio in bicicletta si è concluso con un bagno nel Mar Morto, dove abbiamo galleggiato senza sforzo e ci siamo ricoperti di fango dalla testa ai piedi. Un’esperienza tanto bizzarra quanto divertente!

Abbiamo pedalato tra i 600 e i 1000 metri di altitudine, per lo più su sterrati e sabbia. Sempre accompagnati da un pick-up di supporto che ci forniva acqua e abbondanti spuntini (deliziosi!), in un’occasione ci hanno perfino cucinato il pranzo accendendo un fuoco nel bel mezzo del deserto, sotto lo sguardo curioso di alcuni cammelli semi-selvatici che si aggiravano nella zona.

Il Mar Morto, a -430 metri sotto il livello del mare, è il punto più basso della terraferma. Con una salinità del 34%, è la riserva d’acqua più salata al mondo. In queste acque non può sopravvivere alcuna forma di vita, da qui il suo nome. È lungo 50 km e largo fino a 15 nel punto più ampio, ma ogni anno perde circa un metro d’acqua, a causa della ridotta immissione dal fiume Giordano. In passato, la sua acqua veniva persino usata dagli antichi Egizi per la mummificazione.

Noi, però, eravamo vivi e vegeti, grazie anche alle ricche colazioni, pranzi e cene: in Giordania si mangia davvero bene!

È stata una vacanza indimenticabile: ci siamo divertiti tantissimo a pedalare in ambienti così diversi da tutto ciò che avevamo visto finora, e la compagnia era semplicemente fantastica.

Un viaggio che porterò sempre nel cuore.

Matteo Tamanini

QUI il post su Facebook con un bel filmato riassuntivo del viaggio.