Se sei diretto sul percorso di pellegrinaggio del Cammino di Santiago, c’è una frase in spagnolo che sentirai spesso: “¡Buen Camino!”. Indipendentemente dalle traduzioni letterali, questo significativo saluto di pellegrinaggio è onnicomprensivo del viaggio: Buen Camino è un desiderio di un viaggio sicuro, sano e piacevole, nonché di un viaggio spirituale. Ogni pellegrino ha la possibilità di percorrere diverse Vie verso la cattedrale di Santiago de Compostela.

Assieme a Lucio F. e Maurizio R. abbiamo percorso con le nostre bici il cd. Camino de la Plata (o La Vía de la Plata) che è il più lungo dei percorsi possibili: Siviglia è considerata la città di partenza, e l’itinerario si sviluppa su diverse strade romane che nel Medioevo sono state sfruttate dai pellegrini. È caratterizzato da enormi distanze tra le popolazioni, solitudine e tanta fatica.

Ma mi domando: perché fare il Cammino di Santiago? Dopo averci pensato a lungo, ritengo che “risposta non c’è”: ogni persona sceglie di fare il Cammino di Santiago perché mossa da motivazioni ed esigenze differenti, non ce ne sono di giuste o sbagliate anche in considerazione del fatto che sovente scaturiscono da percorsi profondamente personali. Potrà sembrare un’esagerazione, ma porsi la domanda “perché fare il Cammino di Santiago?” è il primo passo da compiere nella programmazione di questo viaggio.

Senza nulla togliere agli stupendi paesaggi che si incontrano lungo il Cammino, se la tua intenzione fosse semplicemente quella di camminare potresti tranquillamente farlo vicino casa, o comunque basterebbe spostarsi di poco per trovare interessanti itinerari tra boschi e colline. Una veloce ricerca su Internet ti permetterà di trovare svariati sentieri da percorrere sia in Italia che all’estero.

È evidente quindi che la decisione d’intraprendere il Cammino di Santiago affondi le sue radici in questioni più complesse, che vanno al di là del semplice camminare/pedalare o concedersi una vacanza. Tuttavia, rispondere a questa fondamentale domanda non mi sembra facile e, probabilmente, se la ponessi a un pellegrino in partenza o ad uno appena tornato, otterresti risposte del tipo “Non so il perché, ma sentivo di dover partire!”, oppure “Quello che so è che sono felice di averlo fatto e ripartirei domani!”.

E allora ¡Buen Camino!

Marcello Cavaggion

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