A Bardolino ieri ben 20 nostri iscritti si sono presentati al via della prima gara del circuito “Adventure & Bike”. Complimenti a tutti , anche a chi ha dato una mano per la perfetta organizzazione presso il nostro Gazebo. Per alcune foto clicca QUI

Ci fa piacere pubblicare il resoconto della giornata di un nostro atleta, Antonio Del Giudice, che racconta le proprie sensazioni, probabilmente comuni a tanti altri nostri compagni.

Arrivederci a Garda, domenica 15 aprile p.v, per la seconda gara.

Di Antonio Del Giudice:

Pronti? Viaaaaaaaaaa: 18/03/2018 Bardolino bike
Sarà una coincidenza ma oggi è iniziato il moto mondiale e anche la coppa Adventure & bike. Lo so il paragone è azzardato ma mi piaceva un sacco. Due ruote son due ruote e le emozioni sempre fortissime.
Pronti via, prima tappa Bardolino bike. Il ritrovo è per tutti al gazebo Adventure per foto di squadra, ritiro pacchi gara, caffè, dolce e grandi sorrisi.
Fino al giorno prima ero indeciso: la poca preparazione e il meteo sfavorevole mi avevano quasi convinto a rinunciare. Il ricordo delle emozioni di un giorno di gara però è riaffiorato ed è riuscito a fugare gli ultimi dubbi. Sono solo 1000 metri di dislivello, ce la posso fare.
Sveglia all’alba, ultimo controllo all’attrezzatura, colazione pantagruelica e via diretti all’appuntamento con i compagni di avventura.
Ritrovo fuori dall’autostrada ed una volta organizzate le macchine si parte direzione Bardolino. Una leggera pioggia ci accompagna per quasi tutto il viaggio. Riaffiora il dubbio di rinunciare ma resisto.
I ragazzi già là dal giorno prima ci accolgono. Hanno allestito il gazebo con un po’ di leccornie e ritirato per tutti i pacchi gara ed i pettorali. Foto di gruppo e poi via tutti verso la griglia. Vedo alcuni atleti che si scaldano e penso che per me sarebbe inutile, solo fatica in più oggi. Il percorso si preannuncia veloce, anche se le condizioni meteo hanno appesantito e reso viscido il terreno.
In griglia solite battute, l’adrenalina incomincia a farsi sentire il battito sale. La musica pompa e ti carica ancora di più. Pochi minuti e partiranno i primi. Poco dopo toccherà a noi. 5-4-3-2-1 viaaaa. Il primo gruppo scatta veloce, ci andiamo a posizionare più vicini alla linea di partenza, la tensione aumenta. Pochi secondi e si parte. Ora tocca a noi, il serpentone di biker si snoda lungo il centro, c’è chi preso dalla troppa foga azzarda troppo e cade subito. Pian piano il gruppo si sgrana. Iniziano i primi sterrati. Il terreno come immaginavo è fangoso, ma pensavo peggio. Le gomme mordono il terreno e la bike si arrampica sicura lungo la striscia di fango.
Il tempo passa, così anche i chilometri. So che tra poco la stanchezza si farà sentire, prendo i gel e aspetto che nella testa arrivi una canzone che come un mantra mi distolga dalla fatica. E’ sempre così, quando la stanchezza si fa sentire assieme arriva anche una canzone che mi porto fino a fine gara. Oggi tocca a Jovannotti: “le canzoni non devono essere belle, devono essere stelle…”. Arrivano i guadi, stupendi. Solo questi valgono tutta la fatica. Controllo il mio Garmin, la fatidica quota 1000 è quasi raggiunta, vedo uno strappo. Mi arrampico e…nooooooo. Il quadricipite destro inizia a tirare, poi anche il sinistro. Si affacciano alla porta i crampi. Non li avevo mai avuti ma non mi stupiscono. Tiro il fiato, non spingo più ma inizio solo a tirare così gli alleggerisco il lavoro. Funziona, ormai ci siamo. Vedo il traguardo, non ci posso credere, sono contento.
Un bel piatto di tortellini mi ricarica, ultimi saluti e si rientra. La pioggia, molto più copiosa della mattina, ci accompagna per tutto il rientro. Siamo stati graziati
Alla prossima e complimenti a tutto il team.

Antonio Del Giudice.